LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
 Anno XVII - n. 4
29 Marzo 2001

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Al Direttore del Conad LE QUERCE
Mauro Rondanini

Al Presidente di Natrix
Mario Brevini

Al Presidente di Sirio

Alla Stampa

Ogni conferenza richiede il giorno successivo una valutazione critica.
Innanzitutto ringrazio il direttore del Conad Mauro Rondanini, il presidente di Natrix Mario Brevini e il presidente dell'associazione culturale Sirio per aver retto alle pressioni dell'apparato pubblico e dell'istituzione sanitaria che avrebbero voluto che la conferenza su "Espianto di organi a cuore battente. La morte cerebrale è una finzione" (del 27 marzo) venisse annullata, perché era in contrasto con la Campagna Nazionale pro donazione d'organi. Gli organizzatori hanno dato prova di coerenza nel condurre a buon fine un ciclo di conferenze culturali sull'alimentazione e su temi sanitari come il sopraddetto, gestiti normalmente dalla propaganda senza documentata informazione.

Questa coerenza fa pensare, anche se la cosa parrebbe ardita quando si parla di commercio, che questo centro commerciale Conad così come non si è lasciato intimidire dalle autorità, forte dell'articolo 21 della Costituzione che riconosce libertà di parola e di critica, così possa anche nella proposta alimentare porsi veramente in modo alternativo al mercato dell'alimento spazzatura.
Che la cultura passi attraverso il commercio "onesto" rispettoso dei cittadini è veramente una cosa nuova, che parla di un ritorno al senso di responsabilità. Chissà!

La conferenza è stata da me volutamente gestita in modo di poter dare una panoramica a tutto campo sulla fallacità della dichiarazione di morte neurologica, sulle condizioni dell'espianto degli organi a cuore battente, sulla legge detta del silenzio-assenso e sull'attesa dei Decreti del Ministro, nonché sulle Disposizioni Transitorie e sulle illegali e abusive schedature dell'USL.
Queste informazioni sono state date in modo articolato e documentato, in quanto sapevamo di non poter contare sul dibattito per la presenza in sala dell'Aido e di alcuni medici mandati ad hoc. Pertanto, forti dell'esperienza di precedenti conferenze caotiche, sapevamo che costoro avrebbero impedito il dibattito spontaneo e gestito il tempo per ribadire che i medici hanno sempre ragione e altre quisquilie di disturbo. Quello che doveva essere un dibattito scattante fra i cittadini e la Presidente della Lega Antipredazione non c'è stato per l'egemonizzazione della Dott.a Favilli, coordinatrice dei prelievi, che esplicitamente ha dichiarato che non intendeva restituire il microfono (che si è tenuta per circa mezz'ora).
Quindi giudico positiva la relazione documentata e ben seguita, ma negativa la fase finale disturbata da sabotatori istituzionali.
Si deve imparare da questa esperienza che l'organizzatore o il moderatore deve anticipare al pubblico che gli interventi non possono superare i 3/5 minuti e che l'appartenenza alla classe medica o all'Aido non da' diritto di sequestrare il microfono e comunque, se invitati a parlare dagli organizzatori, avrebbero dovuto parlare del tema e non della Negrello.

Abbiamo letto l'articolo su "Il Resto del Carlino" (29.3.) successivo alla conferenza firmato dalla giornalista Cristina Bergomi e notato che (coerente con l'annosa e sistematica censura della stampa) non ha riportato le nostre informazioni scientifiche e di autodifesa per il cittadino oppositore, ma una fuorviante dichiarazione della Dott.a Favilli: "Solo l'assenso dei familiari permette la realizzazione del trapianto" (leggi espianto). Ancora una volta malainformazione che mette il cittadino a rischio e non lo informa dei suoi diritti di opposizione stabilite dalle disposizioni transitorie della legge 91/99 art. 23. Tale informazione errata è stata ribadita anche nell'intervista alla Dott.a Favilli pubblicata il 29.3 su Natrix.
La violenza non è di chi si difende, ma di chi dice il falso e di chi riporta la malainformazione di regime. Puerile anche far passare come buoni e democratici, in attesa di confronto, le istituzioni travestite col nome DONA-RE: quando mai in questi 16 anni di presenza culturale della Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi tale istituzioni hanno accolto la nostra presenza? MAI! Dalle istituzioni noi abbiamo sempre subito censura ed esclusione totale.
Se la giornalista vuole essere coerente sappia che ci aspettiamo che ad ogni articolo sulla donazione si oppongano le ragioni degli oppositori: ad ogni articolo dell'Aido l'opinione della Lega Antipredazione. Sono 30 anni che aspettiamo questo tipo di comportamento da chi ha in mano l'informazione e i mezzi di comunicazione.
Pertanto riteniamo indispensabile che il comunicato stampa consegnato alla giornalista sia di seguito riportato insieme al testo delle DISPOSIZIONI TRANSITORIE che regolamentano il presente (L. 91/99 art. 23)

Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente -Bergamo-

 

 

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Fonte:
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