Giornalisti e Associazioni |
COMUNICATO STAMPA
06-giugno-2001
Sintesi
dei comunicati stampa:
n. 9 del 27 aprile 2001
n. 10 del 30 aprile 2001
n.11 del 2 maggio 2001
n. 13 del 4 maggio 2001
n. 14 del 5 maggio 2001
CELENTANO
E LA POLEMICA SU ESPIANTI/SILENZIO-ASSENSO
La
recente polemica su Celentano ci ha coinvolto tutti. Il cantante ha osato dire
pubblicamente che non gli piaceva la legge del silenzio-assenso per il prelievo
degli organi e una marea di trapiantisti e loro associazioni lo ha
svillaneggiato pubblicamente come l'ignorante.
In tempi di pensiero unico unificato dallo Stato è proibito pensare in modo
personalizzato, come usava un tempo tra gli umani.
Se ben guardiamo Celentano ha solo reso visibile l'angoscia che è nei cuori di
tutti i cittadini: la paura di morire nella tortura dell'espianto a cuore
battente, per automatismo, se non si documenta l'opposizione in tempo (entro 6
ore dall'inizio del cosiddetto accertamento).
Infatti per la prima volta il silenzio-assenso è stato applicato nel diritto
privato e personalissimo per giunta contro i cittadini, mentre finora era stato
applicato solo al diritto amministrativo per favorire i cittadini.
La Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente
- Bergamo - censurata da quasi tutta la stampa nazionale, così risponde ai
dittatori della sanità:
a Veronesi che ha affermato che le parole di Celentano sono "ottuse ed
irresponsabili", va detto che il massimo irresponsabile è lui,
Ministro della Sanità, che dopo due anni dalla legge 91/99 ancora non ha
emesso i decreti attuativi, permettendo abusi di ogni sorta primo fra tutti
il tesserino blu della Bindi, contro-legge, formula promozionale
ingannevole e più recentemente le estemporanee registrazioni delle AUSL,
pure queste abusive e contro-legge. Il Ministro Veronesi lascia campo libero
all'autoorganizzazione abusiva delle lobby sanitarie istituzionali che
liberamente prendono forma per predare più organi agli italiani ed esportarli.
E' dei primi di maggio la notizia che il Governo inglese vuole chiudere 3 delle
7 unità di trapianto cardiaco: è noto che sono crollate le donazioni da quando
gli inglesi sanno che il prelievo è a cuore battente e la "morte cerebrale" una
finzione. Laddove Veronesi lamenta che "su di lui grava la responsabilità di
trovare una soluzione alle richieste dei malati che attendono il trapianto"
rispondiamo invitando lui insieme agli altri 300.000 medici a risolvere il
problema della mancanza d'organi, donando subito da "vivente cosciente" un rene
e parte di fegato come permette la legge -oppure tacere-. Essere generosi con
gli organi pulsanti degli altri è troppo facile;
a Remuzzi, immunologo, esponente dei trapianti renali che ha affermato che
"l'EEG piatto" è una condizione senza ritorno... sinonimo di morte di tutte
le cellule di tutto il cervello" va risposto con le parole del Prof.
Bergamini dell'Università di Torino, che nel suo "Manuale di neurologia
clinica" scrive: "Un tracciato elettroencefalografico può essere normale
anche se piatto, cioè privo di ritmo visibile: ad esempio soggetti adulti
ansiosi o soggetti neonati, possono avere un tracciato piatto che di per sé non
è assolutamente definibile patologico...".
Oltre il 20% dei neurologi italiani sono dissenzienti sui protocolli di
Stato e chiedono l'obiezione di coscienza. Inoltre la stessa Harvard School già
nel '92 affermava che "non esiste nessun mezzo strumentale atto a documentare
la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo" (Rethinking
Brain Death, Critical Care Medicine), palesando che la "morte cerebrale" è una
finzione e rendendo la legge italiana ascientifica ed obsoleta Remuzzi
reiteratamente afferma che "assistono il cadavere prima dell'espianto".
Va chiarito che il cosiddetto "morto cerebrale" ha il corpo vivo, non è un
cadavere. La legge identifica il cadavere con il "corpo umano rimasto privo
delle funzioni cardio-respiratoria e cerebrale". Nel passato il morto
coincideva con il cadavere, ma nel presente il "dichiarato morto" (caldo) non
corrisponde al cadavere;
a Sirchia, capo dell'agenzia di smistamento organi NITp (Nord Italia Transplant), che ha affermato che dopo la legge 91/99 sono aumentate le donazioni rispondiamo che ciò è solo frutto di espropri: espianti di organi e prelievi di tessuti eseguiti indipendentemente dalla volontà delle persone e dalle opposizioni dei familiari: una forma di silenzio-assenso illegale, corroborato da vari trucchi (finte autopsie a cuore battente e donazioni pure queste illegali estorte alle famiglie).
a Garattini, direttore dell'Istituto Farmacologico Negri, che ha minacciato che qualcuno morirà per le parole di Celentano, va risposto che è meglio che muoiono quelli destinati da Dio alla morte (certa per tutti), piuttosto che dei medici decidano chi far vivere e chi far morire sulla base della classe sociale.
ai trapiantisti, che hanno affermato che "la legge si basa sul silenzio-assenso informato", va detto di smettere di parlare burocratese. Quell'"informato" ha il solo significato di far sapere al cittadino che se non dice NO è un donatore, ma non viene informato del fatto che la ridefinizione di morte (L. 578/93) ha equiparato il coma alla morte e che l'espianto si pratica su persone vive per la natura, morte solo per imposizione di legge;
a Castagna (e altri) che spera di "ricevere un nuovo rene", illudendosi di "tornare normale" e offende Celentano direi che lui (Castagna) è stato autorizzato a parlare solo perchè il suo interesse privato coincide con gli interessi delle lobby sanitarie istituzionali. Gli aspiranti al trapianto vengono usati come burattini per la propaganda.
Il
potere politico-sanitario ha "obbligato" Celentano a sollecitare dagli
schermi gli italiani a manifestare il proprio NO o SI presso le AUSL.
PERICOLOSISSIMO! Il Ministro della sanità non ha emesso il Decreto attuativo
"sui termini, forme e modalità" attraverso le quali le AUSL dovranno inviare
notifica documentata al cittadino. Tale schedatura è abusiva e
pericolosissima per i non-donatori e per chi non si esprime, oltre che
ingannevole per i donatori.
La Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi ritiene che tutta questa
coordinata illegalità delle istituzioni miri programmaticamente a truffare i
cittadini di buona fede, e le loro famiglie, ai quali non si spiega che non sono
morti quando i loro organi vengono espiantati né nel senso comune del termine,
né sulla base dei criteri neurologici universalmente accettati.
Siamo in DISPOSIZIONI TRANSITORIE (art. 23): è necessaria la DICHIARAZIONE AUTOGRAFA d'opposizione da tenere in tasca, ad esempio la CARTA-VITA da noi diffusa insieme ad aggiornamenti culturali/scientifici/legislativi contro la propaganda di Stato.
Nerina
Negrello
Presidente