LEGA
NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI
E
LA MORTE A CUORE BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
Anno XXIV n.15
5 Agosto 2008
ELUANA E IL PARLAMENTO
Un Parlamento obbediente alle centrali di potere sanitario
padroni della vita e della morte
Il
Parlamento con legge 578 del '93 ridefinì il concetto di morte e lo impose in
termini di "morte cerebrale", esautorando sé stesso dal legiferare i modi e i
tempi per la dichiarazione di cosiddetta "morte cerebrale" e dando carta bianca
al Ministro della Sanità e alle sue associazioni medico-scientifiche sia
nell'immediato che per i successivi aggiornamenti e modifiche (ultima modifica
pro-morte è stata emessa con Decreto 11.4.2008 dall'ex Ministra Livia Turco).
Invece per Eluana il Parlamento contesta la sentenza liberatoria della Corte
d'Appello e ricorre alla Procura generale di Milano contro l'ordinanza stessa
ritenendo di essere "espropriato della funzione legislativa".
La
domanda si impone: come mai per dichiarare la "morte cerebrale" su persona a
cuore battente, in sole 6 ore, il Parlamento ha ceduto il diritto/dovere
legiferandi mentre per stabilire se interrompere dopo 16 anni l'alimentazione
forzata avversata da Eluana, lo rivendica?
E ancora: perché si interrompe d'autorità ai non-donatori la ventilazione
forzata dopo solo 6 ore e senza svezzamento, anche contro la volontà della
famiglia, e non si può interrompere l'alimentazione forzata dopo 16 anni su
richiesta dei genitori, dei medici e della sentenza della Corte d'Appello?
L'incoerenza nasconde interessi.
Presidente
Nerina Negrello
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