Giornalisti e Associazioni |
COMUNICATO
STAMPA N.22
27-Ottobre-2001
AIDO:
ANNIVERSARIO DI TRENT’ANNI
DI COLPEVOLI OMISSIONI
CON
LO SCOPO DI AUMENTARE LA DISPONIBILITA’
DI ORGANI VIVI PER TRAPIANTO
Il documento di donazione emesso dall’Aido e dalle associazioni donazioniste da trent’anni a questa parte, costituisce cattiva informazione poiché chiede al cittadino di donare i suoi organi dopo la morte.
Deve essere chiaro che un cadavere non può donare organi, per evidenti motivi biologici e che al contrario gli organi vengono prelevati da un malato che ha perso la coscienza.
Non è morto un corpo che respira, nel quale l’ossigeno si fissa nei suoi globuli rossi, il cui sangue circola sospinto dal cuore che pulsa, in cui il metabolismo degli organi e tessuti è presente
Solo il cervello ha cessato alcune sue attività in maniera più o meno profonda a seconda della sede, estensione e tipo della lesione, ma non ha perso il controllo del funzionamento dei suoi organi.
Il moribondo, se ben curato, può riprendersi.
La cosiddetta "morte cerebrale" è una finzione (Congresso internazionale - Cuba 1995/96) e i medici che la dichiarano determinano a loro arbitrio il giorno e l’ora, non potendo stabilire il giorno e l’ora esatti.
Il donatore deve essere correttamente informato: egli dona la propria vita, non dona il proprio cadavere.
Nerina Negrello
Presidente
Questo Comunicato Stampa riprende dichiarazioni del Prof. Dr. Massimo Bondì, patologo e chirurgo generale, L.D. Prop. Clin. e del Prof. Giuseppe Sermonti , biologo, Roma.